Come funziona una Comunità Energetica Rinnovabile? Facciamo degli esempi

Matteo Bertoni
Come funziona una Comunità Energetica Rinnovabile? Facciamo degli esempi

Come ormai è ben noto, in Italia ormai dal 2020 si possono realizzare Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e impianti di autoconsumo collettivo. In questo modo è possibile massimizzare l’autoconsumo di energia rinnovabile prodotta attraverso la sua condivisione tra i diversi attori coinvolti.
Possono trarre benefici dalle CER gli Enti Pubblici, le Piccole e Medie Imprese ed i cittadini. Ma come funziona una CER per queste tre categorie?

Facciamo degli esempi pratici

I Comuni e le CER

Un Comune nel Cuneese ha formalmente istituito la prima comunità energetica rinnovabile italiana nel 2020. Sono stati messi a disposizione due impianti fotovoltaici per un totale di 40kW e sono stati inclusi, nella Comunità, il Palazzo comunale , la biblioteca, la palestra, ma anche scuole, famiglie, imprese. L’impianto fotovoltaico è stato installato sulla copertura del Palazzo comunale, è collegato al POD del Municipio e può condividere l’energia prodotta e non autoconsumata con la CER.

CER in agricoltura e industria

È stata registrata nel sud Italia, invece, la prima comunità energetica rinnovabile per la condivisione di energia tra aziende agricole. Quattro aziende, per una superficie di 60 ettari, condividono l’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico della potenza di 200 kW, opportunamente installato sulle coperture dei propri immobili agricoli. Tale impianto produce circa 300 MWh ed immette in rete oltre 240 MWh, che saranno consumati dalle Aziende che fanno parte della Comunità.

Un esempio analogo, ma relativo al settore industriale, si ha in Emilia Romagna, dove alcune aziende del settore meccanico stanno costituendo una Comunità Energetica Rinnovabile. Il modello prevede che ognuna di loro sia dotata di un impianto fotovoltaico, per una potenza complessiva di 300 kWp. Ogni azienda consumerà, quindi, la porzione maggioritaria dell’energia prodotta, mentre la parte rimanente sarà condivisa con le altre aziende della Comunità. Il tutto si traduce in un risparmio del 20% sui costi dell’energia e nell’emancipazione dai fornitori tradizionali. 

Una CER “di condominio”

Il Piemonte detiene invece il primato per le CER "condominiali": è qui, infatti, che è stato registrato il primo condominio in autoconsumo collettivo in Italia. L’immobile era oggetto di un intervento di riqualificazione energetica profonda e vi sono stati installati un impianto solare fotovoltaico ed un impianto solare termico. In questo modo, i consumi sono drasticamente diminuiti e al 90% sono coperti con l’autoconsumo. 

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